Frettello

Se vedete un cespuglio di piume verdi, non fatevi ingannare: non sono foglie, non sono piume e sopratutto non sono innocue! È la coda del frettello, velenosa come i suoi denti. Se la coda vi sfiora o se il frettello, per salutarvi, vi mordicchia, sentirete un piccolo prurito e null’altro. Poi però il prurito si trasformerà in un gran prurito, e poi in un prurito insopportabile, e alla fine in una smania di movimento che vi farà fare tutto velocemente. E, si sa, la fretta non giova quando si devono fare per bene le cose!

Il frettello è vittima del suo stesso veleno, e fa tutto molto rapidamente, e di solito tutto male. È sempre il primo a finire gli incarichi, ma in realtà li fa talmente male che chi viene dopo di lui deve rifarli daccapo.

Si nasconde negli anfratti più remoti della nostra vita quotidiana: tasche, borsellini, cassetti della biancheria intima, scatole di biscotti aperte. E appena vi avvicinate… zac! Vi morde. Ma non per fare male, solo per salutare!

In compenso è un entusiasta. La vita gli piace e gli piace fare le cose in compagnia, peccato solo che contagi chi gli sta intorno con quella dannata fretta…

Immagine estratta dall’albo illustrato Bestiario di difetti di Claudia Marulo, edito da Storie Cucite, Milano, 2021