La sfigapia, più nota col nome di “sfigattera”, è un piccolo mollusco che vive in tutte le acque del mondo, sia dolci sia marine, a qualunque latitudine.
Grande viaggiatrice, si sposta continuamente, per cercare un posto migliore in cui fermarsi. Infatti, non sopporta le acque calde, che le fanno perdere le forze nella coda, nè quelle fredde, che le indolenziscono i tentacoli. Non sta bene in superficie, perché la coda è troppo sottile per affrontare le onde, ma non può restare in profondità, giacché i colori chiari che la caratterizzano la rendono troppo visibile per i predatori. È per questo motivo, e non per il desiderio di esplorare il mondo, che la sfigattera nuota senza sosta, stancandosi terribilmente e affrontando ogni genere di peripezie di cui gli altri abitanti del mare si divertono ad ascoltare il racconto.
La sfigattera è una bestiolina molto socievole che ama condividere le proprie esperienze, per cui gli altri pesci le si accompagnano con piacere. È a loro che si deve il soprannome ironico di “sfigattera”, che ne mette in ridicolo le dimensioni paragonandole a quelle di una megattera. Come questa balena, infatti, è dotata di una pinna dorsale piatta, più decorativa che utile al nuoto.
Ha otto tentacolini, quattro per lato, protetti da due escrescenze che li avvolgono come maniche. I tentacoli sono sensibilissimi ma così delicati che la sfigattera ne ha sempre qualcuno spezzato o graffiato. Con essi sarebbe in grado di percepire i pericoli a grandissime distanze, nonchè riconoscere il partner migliore con cui accoppiarsi, purtroppo però sono interamente nascosti dalle maniche, e quindi poco efficienti. Inoltre si muovono continuamente, generando una moltitudine di bollicine che la solleticano sotto la pancia, causandole un prurito insopportabile.
Nonostante tutti questi fastidi, ai quali si aggiungono gli imprevisti della vita, la sfigattera è un mollusco assai dolce, che accarezza se stessa e gli altri con le sporgenze anteriori.
Ha una piccola bocca posta in cima alla testa, orizzontalmente, che è poco pratica per mangiare: la sfigattera ha difficoltà ad addentare le alghe e deve fare strane manovre per mettersi nella posizione giusta; in compenso, può emettere dei dolci gorgheggi percepibili anche dall’orecchio umano.