La superficilia è un insetto della famiglia delle vespe del cui pungiglione non è dotata.
Ciò potrebbe renderla un animale molto meno fastidioso delle sue più note parenti, ma così non è per due motivi. Innanzitutto, emette una vibrazione sonora continua dalle piccole antenne, con cui mantiene il contatto con gli altri esemplari della sua specie. Inoltre, appena ne ha l’occasione, lecca le cose, anche quelle altrui, lasciandovi appiccicata una patina lucida e scivolosa che le serve per muoversi meglio nello spazio e sugli oggetti che la circondano.
La superficilia, infatti, è dotata di sei zampe che terminano in grosse pinne. Non può appigliarsi alle sporgenze dei supporti, ma ha bisogno di “pattinarci” su. Il suo incedere è molto rapido, ragion per cui ha bisogno di grandi occhi per vedere le cose su cui non può soffermarsi.
Pur avendo le ali, non sa volare, giacché ha paura di allontanarsi dal supporto su cui si trova.
Molto attenta alla propria apparenza, è un meraviglioso esempio di pulizia.
Ama vivere in società, e al di fuori dello sciame muore.
A parte il suono che emette, la convivenza con questo insetto è facile e a volte piacevole, per questo gli altri animali non ne disfano il nido e non gli danno la caccia, ma anzi ne invitano folti gruppi in occasione di matrimoni e compleanni.
Altri animali, invece, non riescono a sopportarne il ronzio. A questo proposito si segnala un buon metodo per tenerle lontane, che è anche molto semplice: basta mettersi a leggere un romanzo storico o a parlare di filosofia, e la superficilia, discretamente e senza dare nell’occhio, scivola via.