L’incoeronte è un massiccio mammifero dal maestoso aspetto e dall’incerta andatura.
Fa puntualmente indigestione perché, pur avendo un apparato digerente predisposto per l’assunzione di nutrimento vegetale, si alimenta di altri piccoli animali, soprattutto pesci. Vive infatti nell’acqua, sebbene la sua ossatura non sia adatta a questo elemento. È per questo che soffre di reumatismi e continuamente entra ed esce dai fiumi o gli stagni cercando di alleviare la sua pena.
Il suo comportamento è difficile da descrivere perché cambia sempre: l’incoeronte prende le sue decisioni in base alle fasi lunari, che osserva quotidianamente con grande attenzione (e altrettanta imperizia). Ecco perché per una settimana si orienta in una direzione e la settimana successiva in quella opposta, provocando lo sconcerto di chi gli sta intorno.
È un animale particolarmente inviso ai predatori, perché quando scappa corre di qua e di là confondendoli e alla fine sfuggendogli (per sua fortuna!). Ha quattro corna: un corno sul mento, uno sul muso e due sul capo, tutte orientate in modo contrastante, che lo rendono molto pericoloso in fase di attacco. Inoltre, carica il nemico nei momenti e dalle direzioni più impensabili, ed è quindi tanto più temibile in quanto assolutamente imprevedibile.
L’incoeronte ama la compagnia, ma le sue amicizie non durano a lungo, dal momento che nessuno capisce quali siano i suoi principi e i suoi veri desideri. Anche lui ha spesso dubbi al riguardo e se ne lamenta con la luna alla quale attribuisce la colpa e a cui dedica lunghi uggiolii strazianti.
Resta un mistero la funzione del corno (fosforescente a intermittenza al buio come quello delle lucciole) al termine della lunga coda, forse utile per indicargli la via da seguire durante la notte. Nelle sere d’estate lo si vede infatti vagolare a zigzag seguendo lo scodinzolio della propria coda.